Associazione multietnica di intercultura e servizi per immigrate e immigrati
Proposte per il Piano Triennale per l'Immigrazione 2019-2021 In particolare Le politiche e le azioni per l'integrazione e l'inclusione devono essere rivolte a tutti i cittadini stranieri presenti nel territorio regionale, non comunitari, comunitari, richiedenti asilo e rifugiati, e apolidi nel rispetto delle normative che regolamentano il loro soggiorno nel territorio nazionale. La Regione deve promuovere tutte le azioni necessarie al fine della presa in carico delle persone presenti sul territorio senza un valido titolo di soggiorno e la ricerca di soluzioni che affrontano problemi amministrativi e di disagio sociale e abitativo al fine di prevenire gravi problematiche di salute e di sicurezza pubblica in applicazione del art. 1 comma 2 della l.r 32/2009 e del par. 2.1.1 delle linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia approvate dalla Conferenza Unificata Governo – Regioni – AALL il 5 novembre 2015. La Regione deve promuovere un rapporto sinergico con i Consigli territoriali per l'immigrazione finalizzato al coordinamento delle azioni e delle risorse relative alle politiche di accoglienza e inclusione degli immigrati.
E' necessario rafforzare il ruolo dell'Osservatorio regionale sull'immigrazione al fine di raggiungere gli obbiettivi di informazione quantitativa e qualitativa dell'immigrazione, il bisogno di inclusione e di integrazione, il monitoraggio e l'impatto e i risultati delle politiche e delle azioni operate dalla Regione in materia di integrazione, e il livello e la correttezza dell'applicazione delle normative sul territorio in materia socio sanitaria e assistenziale a favore degli immigrati.
Istituire la figura del delegato di ambito socio-sanitario per l'immigrazione presso l'Ufficio di Piano come punto di riferimento territoriale, per orientare e informare gli addetti all'erogazione dei servizi e delle prestazioni per i diritti degli stranieri in rapporto alla loro condizione giuridica e sociale, a partire dalla lotta alla povertá estrema e quindi dalla presenza di servizi di prima necessitá per la popolazione esclusa dai percorsi di accoglienza, fino ad accompagnare le diverse necessitá pratiche e di riconoscimento sociale dei cittadini stranieri collaborando con il terzo settore operante nel territorio.
Stimolare la formazione delle associazioni degli immigrati e miste. Sostenere quelle giá esistenti e rappresentative al fine di favorire il protagonismo e la partecipazione degli stranieri nei percorsi di integrazione ed inclusione e migliorare il dialogo con istituzioni, pubblica amministrazione, tra associazione e comunità locali.
Rafforzare il ruolo della Consulta regionale per l'immigrazione come strumento di partecipazione, analisi e proposta delle politiche e degli interventi che favoriscono l'inclusione degli immigrati nel tessuto sociale in sinergia con l'Osservatorio regionale sull'immigrazione.
La strategia del Piano regionale per l'immigrazione dovrebbe svilupparsi attorno a cinque filoni:
Incentivare e sostenere, anche mediante la legge regionale sulla partecipazione e altri strumenti normativi esistenti per le start up, la costituzione di cooperative di mediatori culturali in grado di mettersi sul mercato offrendo servizi di mediazione alla pubblica amministrazione e ai privati.
Qualificare le assistenti e gli assistenti di cura delle persone al fine di accrescere la loro professionalitá fornendo loro competenze linguistiche, socio sanitarie, culturali e relazionali piu' aderenti ai bisogni degli anziani e delle persone non autosufficienti, attingendo, ove possibile, ai fondi della formazione professionale.
Favorire l'istituzione di un sistema per il riconoscimento ed il bilancio delle competenze professionali, anche quelle acquisite nei paesi di origini, con l’ausilio delle universitá presenti sul territorio.
Incentivare e responsabilizzare le associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori per contrastare lo sfruttamento lavorativo e il caporalato, condizionare l'erogazione di risorse pubbliche alle imprese al rispetto delle leggi, anche nel prossimo Piano di Sviluppo Rurale, dei contratti collettivi del lavoro ed incentivare l'iscrizione nella rete del lavoro agricolo di qualità e l'utilizzo delle liste di prenotazione istituite presso i centri per l’impiego.
Istruzione e formazione
Promuovere e sostenere l'educazione interculturale nelle scuole a tutti i livelli, anche attraverso il coinvolgimento dei centri interculturali e delle associazioni dei migranti e misti.
Coinvolgere e sostenere il sistema scolastico e le scuole accreditate di italiano gestite dal volontariato per l'apprendimento delle competenze linguistiche e di cultura civica degli adulti stranieri in raccordo con l’Ufficio Scolastico Regionale e i Centri per l’Educazione degli Adulti.
Casa
Recuperare immobili dismessi di proprietá pubblica, confiscati alla criminalitá, da destinarsi ad abitazione temporanee per soggetti fragili fino al raggiungimento della propria autonomia.
Recuperare edifici dismessi di proprietá pubblica da destinarsi a social housing per sistemazione temporanee a favore di persone sfrattate, lavoratrici e lavoratori conviventi con il datore di lavoro che si trovano momentaneamente in stato di disoccupazione.
Rafforzare la diffusione delle foresterie per accogliere temporaneamente i lavoratori stagionali coinvolgendo e responsabilizzando le associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori nella gestione dei servizi finalizzati al contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato.
Favorire la paritá di accesso all'edilizia pubblica, all'erogazione di contributi e prestazioni per il sostegno all'abitare e al contrasto alla povertá abitativa mediante una carta regionale costruita con Anci Puglia e con l’agenzia regionale per la casa.
Salute
Monitoraggio e sorveglianza sanitaria presso gli insediamenti formali e informali dei lavoratori stagionali.
Incentivare e sostenere la sottoscrizione di convenzioni tra sistema sanitario pubblico e cooperative di mediatori interculturali e organizzazioni del privato sociale impegnati nel campo dell'accoglienza e dell'inclusione dei migrante, al fine di favorire una diagnosi piu' precisa dello stato di salute e del bisogno di cura e ottimizzare la relazione tra operatori sanitari e pazienti stranieri.
Informazione e antirazzismo
Il piano dovrá favorire la diffusione della conoscenza dell’esperienza migratoria nelle scuole e nelle reti culturali pugliesi (Laboratori urbani, biblioteche di comunità, rete museale regionale, ecc.) allo scopo di favorire l’abbattimento dell’ignoranza rispetto al fenomeno migratorio per ridurre fenomeni di razzismo e xenofobia.
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